venerdì 30 luglio 2010
Grotte di Castellana
Le grotte di Castellana sono un complesso di cavità sotterranee di origine carsica di interesse speleologico e turistico, situato nel comune di Castellana Grotte, nella provincia di Bari, a circa 2 chilometri dal centro abitato.
Annesso al complesso vi è un museo speleologico.
Storia
In passato era nota solo la prima cavità dell'enorme complesso, chiamata la grave, utilizzata dai contadini come deposito perché pensavano che fosse la bocca dell'inferno. Nella cavità cadevano gli animali, e una caduta così alta significava una morte certa. Questo causava cattivo odore che usciva dalla cavità. Inoltre i cadaveri degli animali producevano gas, che a contatto con il vento freddo venivano rimandati nella cavità. Questo processo faceva credere ai contadini che i gas fossero le anime dei dannati che cercavano di uscire dall'inferno ma venivano ricacciate dentro da forze oscure.
Un primo tentativo di esplorazione fu realizzato alla fine del XVIII secolo da alcuni giovani del luogo, che tuttavia si arrestarono pochi metri dopo il maestoso ingresso.
La scoperta dell'intero sistema di voragini e cavità che compongono il complesso risale al 23 gennaio 1938 ad opera dello speleologo Franco Anelli nell'ambito di una campagna di ricerche speleologiche condotte nelle murge sudorientali su invito dell'ente provinciale per il turismo di Bari.
Le cavità sotterranee si estendono per una lunghezza di circa 3 chilometri, fino a raggiungere profondità dell'ordine di 72 metri al di sotto del livello del suolo, riferito all' ingresso della grotta.
La visita turistica al complesso è possibile attraverso due itinerari: quello breve, di circa un chilometro e della durata di 50 minuti, e quello completo, che dura 2 ore.
L'ingresso naturale è rappresentato da un'enorme voragine profonda 60 metri denominata la grave, termine dialettale locale per indicare una grande voragine. Da qui è possibile raggiungere la caverna nera, così denominata per la particolare colorazione che assumono le pareti per la presenza di piccoli funghi "Scoleco Basidium Anellii".
Di particolare interesse sono la Grotta Bianca (definita come la "più splendente al mondo") e la caverna della Torre di Pisa, così denominata per la particolare forma di una grande stalagmiti, che ricordano la famosa torre Toscana
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